Johann Sebastian Bach | |
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Elias Gottlob Haussmann, Ritratto di Johann Sebastian Bach 1748, olio su tela - Lipsia | |
17° Thomaskantor di Lipsia | |
Durata mandato | 18 maggio 1723 – 28 luglio 1750 |
Predecessore | Johann Kuhnau |
Successore | Johann Gottlob Harrer |
Dati generali | |
Firma |
Johann Sebastian Bach [ˈjoːhan zeˈbasti̯an ˈbax][1] (Eisenach, 31 marzo 1685[2] – Lipsia, 28 luglio 1750) è stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco, 17° Thomaskantor di Lipsia dal 1723 alla morte.
Considerato uno dei più grandi compositori nella storia della musica,[3] le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. La sua fama è dovuta all'ampio e magistrale utilizzo del contrappunto, all'organizzazione armonica e tematica delle sue opere e all'inclusione di temi e motivi sacri (specialmente dalla musica sacra del culto luterano) e profani, oltre che alla capacità di padroneggiare i diversi stili nazionali (principalmente lo stile tedesco, quello italiano e quello francese, che approfondì). È considerato uno dei massimi maestri di forme musicali come il canone, la cantata e la fuga.
Bach nella sua vita fu polistrumentista (suonava sia strumenti a tastiera sia ad arco, anche se era noto principalmente come organista), insegnante di musica e soprattutto un compositore estremamente prolifico (l'indice delle sue opere, il Bach-Werke-Verzeichnis o BWV, supera il migliaio di titoli) sia di musica strumentale sia di musica vocale; compose per strumenti a tastiera decine di opere per organo (tra cui preludi, toccate, fughe, fantasie, sonate, adagi, concerti, i Preludi corali di Lipsia, l'Orgelbüchlein), clavicembalo (come il celeberrimo Clavicembalo ben temperato, il Concerto italiano e le Variazioni Goldberg), per complessi orchestrali (ad esempio i Concerti brandeburghesi) e cameristici (ad esempio le sonate per violino e clavicembalo); dall'altra parte, oltre duecento cantate, la Passione secondo Matteo, l'Oratorio di Natale, la Messa in Si minore, il Magnificat, la Passione secondo Giovanni e l'Oratorio di Pasqua. L'Offerta musicale da lui donata a Federico II di Prussia e l'incompiuta Arte della fuga sono oggi considerate tra le opere più complesse e articolate della musica occidentale e due dei suoi vertici più elevati. Compose sia musica sacra sia didattica sia assoluta e un ruolo marginale ha nella sua opera la musica profana e secolare.
Operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, Pachelbel e Buxtehude) e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi, del quale trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante).
La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle varie tendenze stilistico-compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati e all'epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Händel o Telemann.
Dopo la sua morte, per motivi imputabili sia alle oggettive difficoltà tecnico-esecutive sia al cambio nel gusto imperante, la sua opera fu sostanzialmente dimenticata per quasi un secolo, sebbene celebri compositori quali Mozart e Beethoven ebbero modo di conoscerne e apprezzarne lo stile. Nel 1829 l'esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta a Berlino da Felix Mendelssohn, riportò alla conoscenza di un vasto pubblico l'elevata qualità dell'opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica contrappuntistica del periodo barocco.
A lui sono dedicati l'asteroide 1814 Bach, il cratere Bach e la maglia Bach sulla superficie di Mercurio.