Joseph Kony (Odek, 18 settembre 1961[1]) è un guerrigliero e militare ugandese.
È il capo del movimento Lord's Resistance Army o LRA ("Esercito di Resistenza del Signore"), un gruppo di guerriglieri ugandesi. La LRA inizialmente ricevette un forte supporto dell'opinione pubblica, successivamente però si ritorse brutalmente contro i suoi stessi sostenitori, presumibilmente per "purificare" il popolo degli Acholi e trasformare l'Uganda in una teocrazia fondata sulla personale interpretazione che Kony dà dei Dieci comandamenti.[2] La LRA è un gruppo di attivisti con un'ideologia religiosa sincretica pseudo-cristiana, noto per le atrocità che commette contro i civili, tra cui omicidi, mutilazioni, stupri e in alcuni casi anche cannibalismo.[3]
Guidata da Kony, la LRA si è guadagnata la sua reputazione per le sue azioni contro i popoli di diverse nazioni, tra le quali l'Uganda del nord, la Repubblica Democratica del Congo, la Repubblica Centrafricana, il Sudan del Sud, e il Sudan. Ha rapito e costretto circa 66.000 bambini a combattere per essa, e ha forzato una migrazione interna di oltre due milioni di persone da quando iniziò la sua rivolta nel 1986.[4] Nel 2005 Kony fu incriminato per crimini di guerra dalla Corte Penale Internazionale, dell'Aia, Paesi Bassi, ma riuscì a evitare la cattura.[5]