«Il mio obiettivo il cambiamento, il mio nome gioventù! Il mio slogan: rivoluzione, rivoluzione, rivoluzione!»
Josh Malihabadi pseudonimo di Shabbir Hasan Khan (Malihabad, 5 dicembre 1894 – Islamabad, 22 febbraio 1982) è stato un poeta indiano naturalizzato pakistano.
Popolarmente noto come Shayar-e-Inquilab (poeta della rivoluzione) è considerato uno dei migliori poeti urdu dell'era dell'India britannica. Conoscitore di parole, Josh ha coniato nuove frasi e ha dato nuova risonanza a quelle antiche. Josh ha sempre sfidato l'ordine stabilito e ha difeso i valori liberali. Josh era estroverso, coraggioso e non ha mai cercato compromessi sui principi. Ha scritto oltre 100.000 bellissimi distici e più di 1.000 rubaiyat nella sua vita. La sua autobiografia Yaadon ki Barat è considerata una delle migliori mai pubblicate in Urdu perché è scritta in modo franco ed autentico. Il primo Primo Ministro dell'India, Jawaharlal Nehru lo ha tenuto in grande considerazione e ha frequentato assiduamente la mushaira presso la United Coffee House di Lala Kishan Lal Kalra, dove Josh era l'attrazione principale.[1][2][3] Di nazionalità indiana fino al 1958, quando emigrò in Pakistan e divenne cittadino pakistano.