Juno (sonda spaziale)

Juno
Emblema missione
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreStati Uniti (bandiera) NASA
NSSDC ID2011-040A
SCN37773
DestinazioneGiove
VettoreAtlas V 551 (AV-029)
Lancio5 agosto 2011, 16:25 UTC[1]
Luogo lancioCape Canaveral Air Force Station
Durata13 anni e 6 mesi (in corso)
Proprietà del veicolo spaziale
Potenza428 watt
Massa3625 kg (al lancio)
1593 kg (netta)
CostruttoreLockheed Martin Space
Strumentazione
Parametri orbitali
Orbitaorbita zenocentrica
Data inserimento orbita5 luglio 2016
Numero orbite76 (pianificate)
Apoapside8100000 km
Periapside4200 km
Inclinazione90°
Sito ufficiale
Programma New Frontiers
Missione precedenteMissione successiva
New Horizons OSIRIS-REx

Juno è una missione spaziale della NASA il cui scopo principale è studiare il campo magnetico di Giove attraverso una sonda in orbita polare. È stata lanciata il 5 agosto 2011 a bordo di un razzo Atlas V dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida.[1] Il 5 luglio 2016 è arrivata a destinazione e a seguito degli ottimi risultati ottenuti, nel 2021 la NASA ne ha esteso la missione sino alla fine del 2025, salvo eventuali imprevisti tecnici.[2] Per evitare contaminazioni di batteri provenienti da Terra nella ricerca di una possibile vita aliena, e considerando che la luna Europa è una delle maggiori candidate dove cercarla, alla fine della missione Juno sarà intenzionalmente deviata nell'atmosfera gioviana, venendo completamente distrutta.[3]

La missione è stata sviluppata nell'ambito del Programma New Frontiers, che prevede la realizzazione di missioni spaziali altamente specializzate e a medio costo. Proposta nel 2003 a un costo di 700 milioni di dollari, il costo previsto al momento del lancio era salito a 1,1 miliardi di dollari.[4]

La missione ha come obiettivi misurare la composizione di Giove, il campo gravitazionale, il campo magnetico e la magnetosfera polare. Cercherà anche indizi su come si è formato il pianeta, incluso se ha un nucleo roccioso, la quantità di acqua presente nell'atmosfera profonda, la distribuzione della massa e i suoi venti in profondità, che possono raggiungere velocità fino a 620 km/h.[5]

Juno è la seconda sonda spaziale a inserirsi in orbita attorno a Giove dopo l'orbiter Galileo, ed è la prima missione diretta a un pianeta del sistema solare esterno a usare come fonte di energia pannelli fotovoltaici invece di generatori termoelettrici a radioisotopi.[6]

  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore lancio
  2. ^ (EN) NASA’s Juno Mission Expands Into the Future, su nasa.gov, 13 gennaio 2021.
  3. ^ To protect potential alien life, NASA will destroy its $1 billion Jupiter spacecraft on purpose, su businessinsider.com, 5 luglio 2016.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ilpost2016
  5. ^ Winds in Jupiter's Little Red Spot Almost Twice as Fast as Strongest Hurricane, su nasa.gov, 2008.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore inaf2016

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