Jurij Lucenko

Jurij Lucenko
Lutsenko nel 2018

14º Procuratore generale dell'Ucraina
Durata mandato12 maggio 2016 –
29 agosto 2019
PresidentePetro Porošenko
Volodymyr Zelens'kyj
Capo del governoVolodymyr Hrojsman
PredecessoreViktor Šokin
SuccessoreRuslan Rjabošapka

Ministro degli Interni
Durata mandato19 dicembre 2008 –
11 marzo 2010
PresidenteViktor Juščenko
Capo del governoJulija Tymošenko
Oleksandr Turčynov
PredecessoreVasyl' Cushko
SuccessoreAnatolij Mohyl'ov

Durata mandato4 febbraio 2005 –
1º dicembre 2006
PresidenteViktor Juščenko
Capo del governoJulija Tymošenko
Jurij Jechanurov
Viktor Janukovyč
PredecessoreMykola Bilokon'
SuccessoreVasyl' Cuško

Deputato del Popolo dell'Ucraina
Durata mandato14 maggio 2002 –
3 marzo 2005
CircoscrizionePartito Socialista, No. 3[3]

Durata mandato23 novembre 2007 –
19 dicembre 2007
CircoscrizioneBlocco di Difesa del Popolo Ucraino, No. 1[4]

Durata mandato27 novembre 2014 –
12 maggio 2016
CircoscrizioneSolidarietà Europea, No. 2[5]

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista dell'Ucraina (SPU) (1991–2006)
Difesa del Popolo (2006–2013)[1][2]
Solidarietà Europea (2014–presente)
UniversitàUniversità nazionale politecnica di Leopoli

Jurij Vitalijovyč Lucenko (in ucraino Юрій Віталійович Луценко?; Rivne, 14 dicembre 1964) è un politico ucraino, Procuratore Generale dell'Ucraina dal maggio 2016[6] all'agosto 2019[7].

Lucenko è stato anche Ministro degli Affari Interni. Ha occupato questo ruolo nei due governi di Julija Tymošenko e nei governi di Jurij Jechanurov e Viktor Janukovyč. Il Ministero degli Affari Interni è l'autorità di polizia ucraina e Lucenko è diventato il primo ministro civile nel febbraio 2005.[8] È stato il capo di Solidarietà Europea (Blocco Petro Prošenko) e leader del partito nella Verchovna Rada, il Parlamento ucraino.[9][10]

Nel 2010, Lucenko è stato accusato di abuso d'ufficio e falso dal Procuratore generale dell'Ucraina Viktor Pšonka,[11] in quella che è stata ampiamente considerata una ritorsione politica per aver indagato su uno dei membri del gabinetto di Janukovyč quattro anni prima.[12] Nel 2012 è stato condannato a quattro anni di prigione, ma è stato graziato da Janukovyč nel 2013.[13][14][15] Nel 2016 è div

entato il Procuratore capo dell'Ucraina sotto il presidente Petro Porošenko, durante il quale è stato criticato per aver quasi smantellato l'ufficio anticorruzione nazionale ucraino di recente istituzione. Mentre era in carica, Lucenko è diventato una figura centrale nello scandalo Trump-Ucraina, in cui ha lavorato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per cercare di trovare informazioni incriminanti sull'allora presunto avversario di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, Joe Biden. È stato destituito dal presidente Volodymyr Zelens'kyj nel 2019; Trump in seguito ha tentato senza successo di fare pressione su Zelens'kyj per reintegrarlo.[12]

  1. ^ (EN) Lutsenko pledges allegiance to Yuia Tymoshenko, su zik.com.ua, 3 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  2. ^ (UK) Yuriy Lutsenko's People's Self-Defense, su nso.org.ua, 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
  3. ^ (UK) People's Deputy of Ukraine of the IV convocation, in Verkhovna Rada. URL consultato il 22 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  4. ^ (UK) People's Deputy of Ukraine of the VI convocation, in Verkhovna Rada. URL consultato il 22 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ (UK) People's Deputy of Ukraine of the VIII convocation, in Verkhovna Rada of Ukraine. URL consultato il 22 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2015).
  6. ^ (UK) Lutsenko appointed prosecutor general in Ukraine, in UNIAN, 12 maggio 2016. URL consultato il 13 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  7. ^ (UK) The new Attorney General was a former NAPC member, in Ukrayinska Pravda, 29 agosto 2019. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2020).
  8. ^ (UK) On appointment of Yuriy Lutsenko as Minister of Internal Affairs, in Order of President N 150/2005, 4 febbraio 2005. URL consultato il 26 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).
  9. ^ (UK) Poroshenko wants coalition to be formed before parliamentary elections, in Interfax-Ukraine, 3 luglio 2014. URL consultato il 27 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2014).
  10. ^ (UK) Solidarity Party to be renamed Bloc of Petro Poroshenko – congress, in Interfax-Ukraine, 27 agosto 2014. URL consultato il 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2014).
  11. ^ (UK) Ukraine prosecutors charge ally of opposition leader Tymoshenko, in Kyiv Post, 13 dicembre 2010. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
  12. ^ a b (EN) From Paul Manafort to Donald Trump's fateful phonecall, in The Economist, 12 ottobre 2019. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2022).
  13. ^ (EN) Ukraine President Viktor Yanukovych pardons Yulia Tymoshenko allies, in BBC News, 8 aprile 2013. URL consultato il 20 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2016).
  14. ^ (EN) Ukrainian leader Yanukovych pardons Tymoshenko ally, in BBC News, 7 aprile 2013. URL consultato il 22 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
  15. ^ (UK) Ukrainian president pardons Lutsenko and Filipchuk – decree, in Interfax-Ukraine, 7 aprile 2013. URL consultato il 12 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).

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