Kanesh | |
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Kanesh, la città alta, angolo sud-ovest del palazzo signorile | |
Nome originale | Neša |
Cronologia | |
Fondazione | III millennio a.C. |
Fine | 1180 a.C |
Causa | distruzione |
Amministrazione | |
Dipendente da | Assiri - Nesiti - Ittiti |
Localizzazione | |
Stato attuale | Turchia |
Località | Kültepe |
Coordinate | 38°51′N 35°38′E |
Cartografia | |
Kanesh (o Neša o anche Nesha, nella forma contratta più utilizzata in ittita[1]) è un'antica città anatolica, oggi presso la località di Kültepe ('collina di cenere', in turco), nella provincia di Kayseri, Regione dell'Anatolia Centrale, in Turchia. La più vicina città moderna è Kayseri, circa 20 km a sud-ovest.
Il sito è noto soprattutto perché qui sono state trovate migliaia di tavolette d'argilla redatte in cuneiforme da mercanti della città di Ashur. Questi mercanti (detti tamkarum) operarono nella zona del kārum ("mercato") di Kanesh tra la fine del XX secolo e la prima metà del XVIII secolo a.C., fornendo una fonte di dati di prim'ordine sul commercio nell'antichità.
Un testo del 1400 a.C. circa racconta di una ribellione contro il regno del potente re accadico Naram-Sin (2254-2218 a.C.) e cita fra i diciassette re ribelli anche il re Zipani di Kaneš[2].
È Neša il luogo della scoperta delle più antiche tracce della lingua ittita; il più antico termine per indicare la lingua ittita è infatti nešili ('lingua di Neša').
Kaneš fu abitata quasi senza soluzione di continuità dal Calcolitico al periodo romano (I secolo a.C.).