Karl-Heinz Rummenigge | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() ![]() | ||||||||||||||||||
Altezza | 182 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 79 kg | ||||||||||||||||||
Calcio ![]() | |||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1989 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Karl-Heinz Rummenigge (Lippstadt, 25 settembre 1955) è un dirigente sportivo ed ex calciatore tedesco, di ruolo attaccante, attuale membro del consiglio direttivo del Bayern Monaco. Con la Germania Ovest è stato campione d'Europa nel 1980 e vicecampione del mondo nel 1982 e nel 1986.
Soprannominato Kalle,[1] è considerato uno dei più forti attaccanti della storia del calcio nonché come il migliore in assoluto durante la prima metà degli anni 1980.[2] Occupa la 35ª posizione sia nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[3] che nell'omonima classifica stilata dall'IFFHS.[4] Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[5] Vincitore del Pallone d'oro per due anni di seguito (1980 e 1981),[6][7] è stato inserito in totale per otto anni di fila tra i candidati alla vittoria del premio arrivando a raggiungere anche la seconda posizione nel 1979.[8] Nel 2022 è stato inoltre inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Ha legato il suo nome a quello del Bayern Monaco, nel quale ha militato dal 1974 al 1984. Con la maglia dei bavaresi ha collezionato in totale 422 presenze e 217 reti, vincendo due campionati tedeschi, due Coppe nazionali, due Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nel 1984 viene acquistato dall'Inter, dove rimane fino al 1987, periodo in cui viene, per assonanza con il nome e doti sportive, soprannominato Il Kaiser ("imperatore" in tedesco). Ha chiuso la carriera nel 1989 tra le file del Servette. A livello individuale è stato inoltre per tre volte capocannoniere della Bundesliga[9] e per una volta della Coppa dei Campioni.
Convocato in nazionale dal 1975 al 1986, ha partecipato a tre edizioni del campionato mondiale (Argentina 1978, Spagna 1982 e Messico 1986) e a due del campionato europeo (Italia 1980 e Francia 1984), vincendo l'Europeo 1980. In nazionale ha giocato complessivamente 95 partite, segnando 45 reti.
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, è tornato al Bayern Monaco per intraprendere la carriera dirigenziale dapprima in veste di vicepresidente (dal 1991 al 2002) e in seguito in quella di amministratore delegato (fino al 2021). È stato presidente dell'associazione dei club europei (ECA) dal 2008 al 2017 per poi diventarne il presidente onorario.