Kottabos

Giocatore di kottabos raffigurato su una kylix attica a figure rosse (c. 500 a.C.).

Il kottabos o còttabo (in greco antico: κότταβος?), termine che significa bicchiere vuoto oppure coppa vuota, era un gioco ampiamente diffuso nel mondo greco antico, uno degli intrattenimenti ludici che seguivano un banchetto, meno intellettuale del simposio.

Lo scopo del gioco consisteva nel colpire un bersaglio, un piatto o un vaso, con il vino rimasto sul fondo della coppa. Generalmente il premio che spettava al vincitore era una mela, dei dolci, una coppa o il bacio della persona amata, cui era dedicato il lancio.[1]

La popolarità del gioco, diffuso dal VI al III secolo a.C., è testimoniata dalle raffigurazioni su vasi antichi e dalle citazioni negli autori classici, come nel caso della commedia di Amipsia, dal titolo Ἀποκοτταβίζοντες ("I giocatori di cottabo").

  1. ^ Robert Flacelière, La vita quotidiana in Grecia nel secolo di Pericle, Milano, Rizzoli, 1989, ISBN 88-17-12423-0, SBN TO01904529.

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