L'Aquila Rugby Club Rugby a 15 ![]() | |
---|---|
«Neroverdi» | |
Uniformi di gara | |
Colori | nero e verde |
Simboli | aquila |
Dati societari | |
Città | L'Aquila |
Paese | ![]() |
Federazione | ![]() |
Fondazione | 1936 |
Scioglimento | 2018 |
Storico nomi |
|
Palmarès | |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Scudetti | 5 |
Coppe Italia | 2 |
Stadio | |
stadio Tommaso Fattori (10 000 posti) | |
Dati aggiornati al 1º luglio 2018 | |
L'Aquila Rugby Club fu un club rugbistico italiano dell'Aquila.
Fondato nel 1936 è tra i più antichi club ancora in attività al momento dello scioglimento. Storicamente tra i club fornitori di nomi importanti a livello internazionale nel dopoguerra, sia di formazione interna come Antonio Di Zitti, Angelo Autore, Massimo Mascioletti, Serafino Ghizzoni o Andrea Masi, sia provenienti da altre regioni come Tommaso Fattori, Andrea Lo Cicero o Salvatore Perugini, nel suo palmarès vantava 5 vittorie nel campionato nazionale e 2 Coppe Italia.
Il suo stadio d'elezione era il Tommaso Fattori, impianto comunale intitolato al citato ex giocatore e allenatore del club nonché giocatore e, in seguito, commissario tecnico dell'Italia. Per il contributo civile e sportivo dato alla città, l'11 settembre 2009 il club ricevette dall'International Rugby Board il premio IRB Spirit of Rugby in riconoscimento degli atti di coraggio civico dimostrati in occasione del terremoto che colpì L'Aquila nell'aprile precedente[1].
Dopo una serie di crisi finanziarie, rese più gravi dalla carenza di sponsorizzazioni nel periodo successivo al citato terremoto, il club oscilò tra la prima e la seconda divisione, interrompendo così un periodo di 42 stagioni in cui non era mai retrocesso dalla categoria di vertice, e nel 2018 non si iscrisse al campionato di serie A; nel maggio 2020 la società fu dichiarata fallita. Una sua costola, il ramo femminile del club, si scisse nel 2014 per diventare una società autonoma, le Belve Neroverdi, che fino al 2021 ha rappresentato la città in una massima serie rugbistica.