L'arte dei rumori

Copertina de L'arte dei rumori di Luigi Russolo, pubblicato in forma di libro nel 1916.

L'arte dei rumori è un manifesto futurista scritto da Luigi Russolo in una lettera del 1913 all'amico e compositore futurista Francesco Balilla Pratella. In esso Russolo sostiene che l'orecchio umano si è abituato alla velocità, all'energia e al rumore del paesaggio sonoro industriale urbano; inoltre, questa nuova tavolozza sonora richiede un nuovo approccio alla strumentazione e composizione musicale. Propone una serie di conclusioni su come l'elettronica e le altre tecnologie consentiranno ai musicisti futuristi di "sostituire" la limitata varietà di timbri che l'orchestra possiede oggi con la varietà infinita di timbri dei rumori, riprodotti con meccanismi appropriati".[1]

L'arte dei rumori è considerato da alcuni autori uno dei testi più importanti e influenti nell'estetica musicale del XX secolo.[2]

  1. ^ Daniel Warner e CChristoph Cox, Audio Culture: Readings in Modern Music, London, Continiuum International Publishing Group LTD, 2004, pp. 10–14, ISBN 0-8264-1615-2.
  2. ^ Warner, Cox, 2004, p.10.

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