La filosofia occulta o La magia | |
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Titolo originale | De occulta philosophia libri III |
De Occulta Philosophia, Libri tres | |
Autore | Agrippa von Nettesheim |
1ª ed. originale | 1531 |
Genere | saggio |
Sottogenere | filosofico |
Lingua originale | latino |
La filosofia occulta o La magia[1] (Titolo originale: De occulta philosophia libri III; in italiano I tre libri sulla filosofia occulta) è uno studio sulla filosofia occulta condotto dal filosofo ed esoterista tedesco Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim (Colonia, 14 settembre 1486 – Grenoble, 18 febbraio 1535) diviso in tre volumi, ed è considerato come un contributo significativo all'indagine filosofica rinascimentale circa il supposto potenziale della magia ed il suo rapporto con la religione. Il primo libro è stato stampato a Colonia, Parigi, nel 1531, mentre tutti e tre i volumi insieme sono comparsi per la prima volta a Colonia nel 1533.[2]
I tre libri trattano rispettivamente della magia naturale o elementale, celeste e cerimoniale. Mentre il primo libro affronta in particolar modo temi come la storia della magia fornendo vari esempi di credenze o superstizioni dell'epoca, le altre parti ci trasmettono non poche conoscenze riguardanti anche la fisiologia e la morfologia occulte dell'essere umano toccando anche elementi di studio occulto come i quattro elementi, l'astrologia, la Kabbalah, la numerologia, gli angeli, i nomi di Dio, le virtù ed i rapporti tra queste così come il metodo di utilizzo di queste relazioni nella medicina, nella divinazione con la sfera di cristallo (cristalloscopia), nell'alchimia e nella magia cerimoniale. Molti dei temi presenti nei tre libri di Agrippa sono direttamente ripresi dal mondo ebreo, greco e caldeo.
Questi argomenti erano comuni anche tra altri filosofi ermetici del tempo e precedenti. Infatti, l'interpretazione magica di Agrippa è simile a quella di autori come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola e Giovanni Roiclinio ed enfatizza un'indagine naturale.