La vita futura | |
---|---|
Titolo originale | Things to Come |
Paese di produzione | Regno Unito |
Anno | 1936 |
Durata | 130 min (iniziale) 117 min (post-censura) 74 min (edizione italiana) |
Dati tecnici | B/N |
Genere | fantascienza |
Regia | William Cameron Menzies |
Soggetto | H. G. Wells |
Sceneggiatura | H. G. Wells |
Produttore | Alexander Korda |
Distribuzione in italiano | Mander Film |
Fotografia | Georges Périnal |
Montaggio | Charles Crichton |
Effetti speciali | Ned Mann e Lawrence W. Butler |
Musiche | Arthur Bliss |
Scenografia | Vincent Korda |
Costumi | John Armstrong, René Hubert, Cathleen Mann (come The Marchioness of Queensberry) e Sam Williams |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
Edizione originale
(riferiti al ridoppiaggio ODI datato 1953):
Ridoppiaggio:
|
La vita futura (Things to Come) è un film del 1936 diretto da William Cameron Menzies.
Si tratta di un film di fantascienza, prodotto da Alexander Korda, liberamente tratto dal romanzo di H. G. Wells The Shape of Things to Come (1933), il quale ebbe un grado di supervisione su ogni aspetto del film. Nelle locandine viene infatti indicato il titolo La vita che verrà - di H. G. Wells, con il nome del produttore indicato in piccolo.
La pellicola narra una serie di eventi futuri che ripercorrono un intero secolo, dal 1936 - anno di distribuzione del film - fino al 2036. Ritenuta una delle più importanti pellicole di fantascienza, "profetizza le devastazioni dell'imminente seconda guerra mondiale ed anticipa una realtà dominata dalla tecnocrazia."[1] Malgrado lo scarso successo all'epoca, fu la più ambiziosa e costosa produzione fantascientifica degli anni trenta.[2]
In Italia è stato distribuito una prima volta nel 1937 dalla Mander Film e una seconda volta nel 1953, con il titolo Nel 2000 guerra o pace? (vita futura), dalla Minerva Film.
Allo stesso romanzo di Wells si ispirerà, assai liberamente, anche il film Il pianeta ribelle (The Shape of Things to Come) del 1979.[1]