La Salustia è un dramma per musica in tre atti composto da Giovanni Battista Pergolesi su testo rimaneggiato probabilmente da Sebastiano Morelli[3] e tratto dal libretto Alessandro Severo di Apostolo Zeno, che era andato in scena per la prima volta nel 1717, al Teatro San Giovanni Grisostomo di Venezia, con musica di Antonio Lotti. L'opera ebbe un esordio molto tribolato nel gennaio del 1732 a causa della morte improvvisa del principale degli interpreti, e dovette essere ritirata fin dai primi di febbraio per dare spazio al lavoro successivo previsto in cartellone.
L'opera era accompagnata da un intermezzo in due parti, la cui musica, almeno in parte composta dallo stesso Pergolesi, è però andata perduta.
^abQuesta tipologia vocale indicata da Monson è frutto evidentemente di un apprezzamento discrezionale dello studioso, e non corrisponde quindi alla chiave segnata in partitura, non essendo all'epoca in uso quella di mezzosoprano.
^L'attribuzione della riscrittura del libretto a quest'oscuro scrittore, è dubbia, e da taluni si parla senz'altro di autore anonimo (Sità; revisione critica a cura di Dale Monson). È comunque firmata a suo nome la dedica dell'opera alla viceregina austriaca di Napoli, contenuta nel libretto. Secondo Cotticelli, invece, il testo andrebbe ascritto a Gennaro Antonio Federico, il futuro librettista de Lo frate 'nnamorato e de La serva padrona (p. 2).