Lactarius torminosus | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Agaricomycetes |
Ordine | Russulales |
Famiglia | Russulaceae |
Genere | Lactarius |
Specie | L. torminosus |
Nomenclatura binomiale | |
Lactarius torminosus (Schaeff.) Gray, 1774 | |
Sinonimi | |
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Lactarius torminosus (Schaeff.) Gray, 1774 è un fungo appartenente alla famiglia Russulaceae[2], molto comune in Nord Africa, Asia settentrionale, Europa e Nord America. Fu descritto scientificamente come Agaricus nel 1774 da Jacob Christian Schäffer, ma venne trasferito nel 1821 al genere Lactarius da Samuel Frederick Gray. Ufficialmente questa specie è diventata specie tipo del genere Lactarius soltanto nel 2011, in seguito a studi che avevano modificato molto la tassonomia della famiglia Russulaceae.
Ne esiste una varietà, L. torminosus var. nordmanensis, che proviene da Canada, Stati Uniti e Svizzera.
È una specie micorrizica che vive associata a molti alberi, soprattutto alla betulla. I corpi fruttiferi crescono sia in gruppi che solitari, solitamente in foreste temperate. Il cappello è convesso con una depressione centrale, di colore rosato, a volte tendente all'ocra, spesso con fasce concentriche più chiare e più scure. Il bordo del cappello è involuto, sul lato inferiore sono presenti delle lamelle fitte, color carne. Il gambo è più chiaro, con una carne fragile e una superficie leggermente lanuginosa. Se tagliato, trasuda lattice che non cambia colore. Questo lo distingue dalla varietà nordmanensis, il cui lattice vira verso il giallo. Si distingue dai congeneri L. pubescens e L. villosus grazie ad alcune differenze nella morfologia, nella colorazione e nella forma delle spore.
In Russia e in Finlandia è apprezzato per il sapore piccante e viene consumato dopo un'adeguata preparazione, ma può causare disturbi al sistema digestivo se mangiato crudo; le tossine che gli conferiscono il gusto forte vengono neutralizzate dalla cottura. Alcuni studi hanno identificato in questo fungo varie tossine, tra cui ergosterolo e diversi suoi derivati.