Laurent Fabius | |
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Laurent Fabius nel 2015 | |
Presidente del Consiglio costituzionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 8 marzo 2016 |
Presidente | François Hollande Emmanuel Macron |
Predecessore | Jean-Louis Debré |
Primo ministro della Francia | |
Durata mandato | 17 luglio 1984 – 20 marzo 1986 |
Presidente | François Mitterrand |
Predecessore | Pierre Mauroy |
Successore | Jacques Chirac |
Ministro degli affari esteri e dello sviluppo internazionale | |
Durata mandato | 16 maggio 2012 – 10 febbraio 2016 |
Presidente | François Hollande |
Capo del governo | Jean-Marc Ayrault Manuel Valls |
Predecessore | Alain Juppé |
Successore | Jean-Marc Ayrault |
Ministro delle finanze | |
Durata mandato | 28 marzo 2000 – 7 maggio 2002 |
Presidente | Jacques Chirac |
Capo del governo | Lionel Jospin |
Predecessore | Christian Sautter |
Successore | Francis Mer |
Presidente dell'Assemblea nazionale | |
Durata mandato | 23 giugno 1988 – 22 gennaio 1992 |
Predecessore | Jacques Chaban-Delmas |
Successore | Henri Emmanuelli |
Durata mandato | 12 giugno 1997 – 28 marzo 2000 |
Predecessore | Philippe Séguin |
Successore | Raymond Forni |
Primo segretario del Partito Socialista | |
Durata mandato | 9 gennaio 1992 – 3 aprile 1993 |
Predecessore | Pierre Mauroy |
Successore | Michel Rocard |
Ministro del bilancio | |
Durata mandato | 22 maggio 1981 – 23 marzo 1983 |
Predecessore | Maurice Papon |
Successore | Henri Emmanuelli |
Presidente del Consiglio regionale dell'Alta Normandia | |
Durata mandato | 6 luglio 1981 – 9 febbraio 1982 |
Predecessore | André Bettencourt |
Successore | Tony Larue |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista |
Università | |
Professione | Consigliere di Stato |
Laurent Fabius (Parigi, 20 agosto 1946) è un politico francese.
È stato Primo ministro francese dal 24 luglio 1984 al 20 marzo 1986. Sotto la presidenza di François Mitterrand, è stato ministro del bilancio, dal 1981 al 1983, poi dell'industria e della ricerca, dal 1983 al 1984. È stato nominato, nel luglio 1984, Primo ministro; più giovane capo di governo della Quinta Repubblica prima di Gabriel Attal, ha ricoperto questa carica fino alla sconfitta della sinistra nelle elezioni legislative del 1986. È poi tornato al suo mandato come deputato per la Senna-Marittima.
Dopo la vittoria della sinistra alle elezioni legislative del 1988, fu eletto presidente dell'Assemblea nazionale. Deve poi affrontare il caso degli emoderivati infetti, scandalo in cui è assolto ma che appanna definitivamente la sua popolarità. Si è dimesso dalla presidenza dell'Assemblea nazionale nel 1992 per diventare primo segretario del Partito Socialista. Ha lasciato il mandato di capo del partito l'anno successivo, dopo la sconfitta della sinistra alle elezioni legislative. La vittoria della "sinistra plurale" nelle elezioni legislative del 1997 gli consente di accedere nuovamente alla presidenza dell'Assemblea. Tre anni dopo, nel 2000, è nominato ministro dell'economia, delle finanze e dell'industria nel governo Lionel Jospin.
Prende una posizione di minoranza all'interno del Partito Socialista votando per il "no" nel referendum del 2005 sul trattato che stabilisce una costituzione per l'Europa. Nel 2006 si è candidato alle primarie socialiste per le elezioni presidenziali del 2007, ma è stato battuto da Dominique Strauss-Kahn e Ségolène Royal, che hanno vinto. A seguito dell'elezione di François Hollande alla presidenza della Repubblica, è stato ministro degli affari esteri in entrambi i governi di Jean-Marc Ayrault (I, II), dal 2012 al 2014 (divenendo nuovamente il “numero 2”), quando ha visto le sue competenze estese allo Sviluppo internazionale all'interno del governo di Manuel Valls. Nel 2016 ha lasciato il Ministero degli affari esteri per diventare presidente del Consiglio costituzionale, essendo stato nominato da François Hollande in sostituzione di Jean-Louis Debré.