Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz

Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz
Titolo originaleChymische Hochzeit Christiani Rosencreutz anno 1459
AutoreJohannes Valentinus Andreae
1ª ed. originale1616
Generetrattato
Lingua originaletedesco

Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz o Le nozze alchemiche di Christian Rosenkreutz (Chymische Hochzeit Christiani Rosencreutz anno 1459) è un testo pubblicato a Strasburgo nel 1616, di autore anonimo ma la cui paternità viene attribuita a Johann Valentinus Andreae. Si tratta del terzo dei "manifesti" resi pubblici dalla misteriosa Confraternita dei Rosacroce.

Lo scritto si presenta come un romanzo allegorico suddiviso in Sette Giornate, o Sette Percorsi, come il racconto del Libro della Genesi, e narra del modo in cui Christian Rosenkreuz venne invitato a recarsi in un favoloso castello pieno di cose portentose per assistere alle "Nozze chimiche" del re e della regina, vale a dire dello sposo e della sposa.

Il manifesto nel corso del tempo è stato fonte di ispirazione per poeti, alchimisti (per i quali il "Matrimonio Sacro" simboleggiava il loro obiettivo ultimo) e sognatori grazie alla sua forza di rituale di iniziazione con il susseguirsi di prove, purificazioni, morte, resurrezione e ascensione e al simbolismo che contiene, evidente sin dall'incipit in cui Rosenkreutz viene invitato ad assistere alle nozze.

Nell'invito a nozze viene inclusa anche la Monade geroglifica inventata dal matematico John Dee.


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