Legazione di Avignone | |
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Il Palazzo dei Papi, sede dei legati ad Avignone | |
Informazioni generali | |
Nome ufficiale | Legazione pontificia di Avignone |
Capoluogo | Avignone |
Dipendente da | Stato Pontificio |
Amministrazione | |
Forma amministrativa | Legazione pontificia |
Evoluzione storica | |
Inizio | 1433 con Pietro di Foix |
Causa | Nomina pontificia |
Fine | 1791 con Filippo Casoni |
Causa | Rivoluzione francese e annessione al Regno di Francia |
La legazione di Avignone fu un'enclave dello Stato Pontificio nel Regno di Francia, formato dal territorio di Avignone e dal Contado Venassino. I legati pontifici governarono Avignone dal 1433. Furono assistiti permanentemente dal 1542 da vice-legati, che esercitarono sempre più la loro funzione. Nel 1691, la funzione del legato di Avignone fu soppressa. I vice-legati amministrarono da soli la città per un secolo, fino all'annessione di Avignone alla Francia nel 1791.
Papa Innocenzo XII creò la Congregazione di Avignone con la bolla pontificia Romanum decet Pontificem il 22 giugno 1692. Essa aveva lo scopo di amministrare e tutelare ulteriormente il possedimento di Avignone e del Contado Venassino. Col breve apostolico Dudum jam Romani Pontificis di papa Clemente XIV del 1774, il vice-legato di Avignone assunse il titolo di presidente della congregazione ricevendo pieni poteri rispetto al prefetto di quest'ultima. Allo stesso tempo Clemente XIV mutò la denominazione da legazione a presidenza.[1]