Legge Mancino | |
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Titolo esteso | Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa. |
Stato | ![]() |
Tipo legge | Legge |
Legislatura | XI |
Proponente | Nicola Mancino (DC) |
Schieramento | DC, PDS, PSI, PRI |
Promulgazione | 25 giugno 1993 |
A firma di | Oscar Luigi Scalfaro |
Testo | |
Legge 25 giugno 1993, n. 205 |
La legge 25 giugno 1993, n. 205 è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all'odio, l'incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di emblemi o simboli.
Emanata con il decreto legge 26 aprile 1993 n. 122 - convertito con modificazioni in legge 25 giugno 1993, n. 205 - è nota come legge Mancino, dal nome dell'allora ministro dell'Interno che ne fu proponente, Nicola Mancino.
Approvata durante il governo Ciampi, essa è oggi il principale strumento legislativo che l'ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d'odio e dell’incitamento all'odio.