Legge sulla propaganda omosessuale | |
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Titolo esteso | per lo scopo di proteggere i minori dalle informazioni che promuovono una negazione dei valori familiari tradizionali |
Stato | ![]() |
Tipo legge | Indicazioni operative sulla propaganda |
Legislatura | VII |
Proponente | Yelena Mizulina |
Schieramento | Russia Unita |
Promulgazione | 30 giugno 2013 |
A firma di | Vladimir Putin |
Testo | |
Правительство РФ рассматривает вопрос о проведении праздничных мероприятий в честь первого полета Юрия Гагарина в космос |
La legge federale russa "per lo scopo di proteggere i minori dalle informazioni che promuovono la negazione dei valori tradizionali della famiglia", nota poi come "legge russa sulla propaganda gay"[1][2] o "legge anti-gay",[3][4][5][6] è una legge approvata all'unanimità dalla Duma di Stato l'11 giugno 2013 (un solo deputato si è astenuto - Il'ja Ponomarëv), per poi venire promulgata dal presidente Vladimir Putin il 30 giugno 2013[4] e rafforzata nel 2022.[7][8]
Lo scopo dichiarato del governo russo per la legge era quello di proteggere i minori dall'essere esposti all'omonormatività (l'idea che presenta l'omosessualità come una questione normale nella società) con l'argomento che essa contraddice i valori tradizionali della famiglia. Lo statuto modificava la legge sulla protezione dell'infanzia del Paese e il Codice della Federazione russa sugli illeciti amministrativi. Essa rendeva il distribuire la "propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali" tra i minori, un reato punibile con delle ammende. Questa definizione includeva materiali che "suscitano interesse in" tali relazioni; far sì che i minori "formino predisposizioni sessuali non tradizionali"; o "[presentare] idee distorte sull'eguale valore sociale delle relazioni sessuali tradizionali e non tradizionali." Successivamente è stata ampliata a tutti i cittadini russi indipendentemente dall'età.[9]
Per il sostegno alla legge il Cremlino si appellò all'estrema destra nazionalista russa, ma ottenne ampio consenso in tutto il popolo russo. La legge è stata condannata dalla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa (di cui la Russia è membro), dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e da gruppi per i diritti umani, come Amnesty International e Human Rights Watch. Lo statuto, in particolare, è stato criticato per la sua formulazione ampia e ambigua (compreso il già citato "interesse per" e "tra i minori"), che molti critici hanno definito un divieto effettivo di promuovere pubblicamente i diritti e la cultura della comunità LGBT. La legge è stata anche criticata per aver portato a un aumento della violenza omofobica e una giustificazione di Stato per perpetrarla.[10]