Leoluca Bagarella

Leoluca Biagio Bagarella

Leoluca Biagio Bagarella, soprannominato Don Luchino (Corleone, 3 febbraio 1942), è un mafioso italiano, legato a Cosa nostra, affiliato al clan dei Corleonesi.

Assassino spietato, Don Luchino è stato autore di centinaia di omicidi dagli anni Settanta agli anni Novanta, oltre che diretto responsabile di alcuni tra i più gravi fatti di sangue di Cosa nostra, tra cui la strage di Capaci e il sequestro e l'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo.[1] Ha avuto condanne per omicidio multiplo, traffico di droga, ricettazione, strage ed è stato condannato all'ergastolo in regime carcerario di 41-bis. È attualmente rinchiuso nel carcere di Bancali a Sassari,[2] dove sta scontando 13 ergastoli.[3][4][5]

  1. ^ Mafia. Omicidio Di Matteo, confermato ergastolo a Bagarella e pene ai boss - Rainews 24. URL consultato il 12 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2011).
  2. ^ Messina Denaro con Graviano, ecco chi sono gli 83 boss palermitani al 41 bis e dove sono reclusi, su palermotoday.it, 16 febbraio 2023.
  3. ^ Calcolate le pene di Provenzano e Bagarella: insieme hanno collezionano 33 ergastoli, su la Repubblica, 25 marzo 2014. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato il 23 maggio 2024).
  4. ^ Mafia: 20 ergastoli per Provenzano, su ANSA.it, 25 marzo 2014. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato il 23 maggio 2024).
  5. ^ Lo Stato presenta il conto alla mafia: inflitti 20 ergastoli a Provenzano, su PalermoToday, 26 marzo 2014. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato il 23 maggio 2024).

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