Ocelotto | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Feliformia |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | Felinae |
Genere | Leopardus |
Specie | L. pardalis |
Nomenclatura binomiale | |
Leopardus pardalis Linnaeus, 1758 | |
Areale | |
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L'ocelotto[2] oppure ocellotto,[3] ocelot[2] o ozelot[2] (Leopardus pardalis Linnaeus, 1758), noto anche come gattopardo americano[4] è un felino selvatico molto comune presente nel continente americano.
Il suo areale copre la maggior parte della porzione tropicale del Sudamerica, tutto il Centroamerica, le zone costiere del Messico fino al Texas a nord e all'isola caraibica di Trinidad a est[5][6]. A nord del Messico, l'ocelotto si incontra regolarmente solo nell'estremità meridionale del Texas[7], sebbene siano stati registrati rari avvistamenti anche nelle zone meridionali dell'Arizona[8].
L'ocelotto è simile nell'aspetto a un gatto domestico. La sua pelliccia ricorda quella di un leopardo nebuloso o di un giaguaro e in passato era considerata di particolare pregio. Di conseguenza, centinaia di migliaia di ocelotti vennero uccisi per questo motivo. Tra il 1972 e il 1996 la specie venne classificata sulla Lista Rossa della IUCN tra le specie in pericolo vulnerabili; successivamente è stata inclusa tra quelle a rischio minimo.