Liber visionum | |
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Titolo originale | Liber visionum tum suarum, tum aliorum |
Pagina iniziale del Liber visionum incluso nel Thesaurus anecdotorum novissimus vol. 1 di Bernhard Pez, ed. Mart. & Joan. Veith, 1721, col. 545-546. | |
Autore | Otlone di Sant'Emmerano |
Periodo | 1062-1064 |
Genere | letteratura spirituale |
Sottogenere | Raccolta di visiones |
Lingua originale | latino |
Il Liber visionum[1] è una raccolta 23 visioni composta da Otlone di Sant'Emmerano durante il suo soggiorno a Fulda, tra il 1062 e il 1066. Le prime quattro sono visioni avute dall'autore, mentre le altre sono attribuite a suoi contemporanei e ad autori passati. Fine dell’opera è invitare il lettore ad accogliere con prudenza queste visioni, poiché esse possono essere inviate sia da Dio sia dal demonio[2] e solo a pochi santi è concesso di distinguere tra le due[3], motivo per cui la loro interpretazione è prerogativa della Chiesa ed è preclusa ai semplici e agli ignoranti. L'invito alla prudenza è ribadito da Otlone al termine della rassegna, con la frase: “chi legga queste cose, cercherà da questo momento di essere più prudente di fronte alle svariate insidie del demonio”[4].