Liberazione di Roma parte della campagna d'Italia di Ladislao d'Angiò-Durazzo | |
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Andrea Fortebraccio, noto come Braccio da Montone, comandante delle milizie fiorentino-senesi nella liberazione di Roma | |
Data | 1º ottobre 1409 – 20 settembre 1410 |
Luogo | Roma, Stato Pontificio |
Causa | Occupazione napoletana di Roma e creazione della lega contro il progetto di unità politica italiana sotto la corona di Ladislao d'Angiò-Durazzo |
Esito | Vittoria della lega anti-napoletana |
Modifiche territoriali | Liberazione di Roma e di parte dello Stato Pontificio dall'occupazione delle truppe del Regno di Napoli |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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La liberazione di Roma del 1409-1410 fu uno degli eventi bellici principali della guerra che vide contrapposti il Regno di Napoli e la lega anti-napoletana guidata dalle Repubbliche di Firenze e Siena[1].
Il 20 settembre 1410, dopo un assedio durato quasi un anno, le truppe napoletane furono costrette a lasciare Roma, incidendo in maniera decisiva sul fallimento del progetto di un'unità politica italiana sotto la corona di Napoli perseguito da Ladislao d'Angiò-Durazzo[2].