Lilibeo | |
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Panoramica dello scavo dell'Insula Romana | |
Civiltà | Fenici |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Marsala |
Dimensioni | |
Superficie | 1 500 m² |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani |
Visitabile | sì |
Visitatori | 65 780 (2022) |
Mappa di localizzazione | |
Lilibeo (Lilybaeum per i romani) fu un'antica città, situata all'estremo ovest della Sicilia, precisamente sotto l'attuale Marsala, verso Capo Boeo originariamente chiamato Capo Lilibeo. Oggi fa parte dell'area archeologica di Capo Boeo, che si estende per 28 ettari.[2]
Fu fondata, secondo la testimonianza di Diodoro, dai fenici esuli, fuggiti da Mothia, distrutta da Dionisio di Siracusa nel 397 a.C. Prima di questa data il Capo Boeo fu quasi certamente frequentato, ma mancano tracce di un vero e proprio insediamento.[3]
Lilibeo, grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, fu inizialmente avamposto cartaginese. Assunse poi grande importanza sotto il dominio romano quando vi ebbe sede uno dei due questori che Roma inviava in Sicilia (l'altro aveva sede a Siracusa). A Lilibeo, tra gli altri, fu questore Cicerone[3]. La città costituì quindi per un certo periodo l'agglomerato urbano più grande e più importante della Sicilia occidentale.
Il nome potrebbe derivare dal greco Λιλύβαιον (Lilýbaion, "che guarda la Libia", nome che indicava tutta la costa settentrionale dell'Africa) oppure avere origine da una fonte così chiamata, oggi incorporata dalla chiesa di San Giovanni al Boeo.