Limes Tripolitanus limes africano | |
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Localizzazione | |
Stato attuale | ![]() ![]() |
Coordinate | 30°08′30″N 9°30′30″E |
Informazioni generali | |
Tipo | strada militare romana affiancata da forti e fortini ausiliari, burgi, ecc. |
Costruzione | Commodo-V secolo (Vandali) |
Condizione attuale | numerosi resti antichi rinvenuti in varie località. |
Inizio | Fossatum Africae |
Fine | limes della Cireanica |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Impero romano |
Funzione strategica | protezione frontiera meridionale dell'Impero romano |
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Il limes Tripolitanus fu l'ultimo tratto di limes africanus ad essere organizzato nella regione omonima. Il primo imperatore che attuò questo processo fu Commodo.[1] Fu però Settimio Severo, imperatore nativo di Leptis Magna, a portare l'Impero romano alla sua massima espansione in Africa settentrionale ed a rivolgere particolare attenzione al limes di questo settore.[2] Si trattava di un sistema di difese a protezione soprattutto delle tre più importanti città (commerciali) della costa (da cui il nome di Tripolitania): Sabratha, Oea e Leptis Magna.[3] Rimase attivo fino alla conquista vandala, che occupò però solo la fascia di costa settentrionale (nel 455[4]), e potrebbe essere stato "riattivato" in parte dopo la re-conquista bizantina di Giustiniano del 533.[4]