Pittima reale | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Ordine | Charadriiformes |
Famiglia | Scolopacidae |
Genere | Limosa |
Specie | L. limosa |
Nomenclatura binomiale | |
Limosa limosa Linnaeus, 1758 |
La pittima reale (Limosa limosa, Linnaeus 1758) o moschettone[1], è un uccello limicolo della famiglia degli Scolopacidae.
La pittima reale conduce vita gregaria durante tutto l’anno. Al di fuori della stagione riproduttiva, forma stormi che possono essere composti da migliaia di esemplari. Percorre lunghe distanze e raggiunge le zone di svernamento in poche tappe. La migrazione verso sud avviene da fine giugno a ottobre e la migrazione di ritorno verso nord tra febbraio e aprile. Si nutre di una varietà di invertebrati quali insetti e loro larve (soprattutto coleotteri), anellidi, molluschi, crostacei, granchi e uova di pesce. Si riproduce soprattutto nelle praterie delle pianure umide, nelle paludi erbose, nei pascoli umidi (L. l. limosa) e nelle brughiere (L. l. islandica) e sverna in estuari, lagune, spiagge sabbiose, zone umide interne e risaie. L. l. limosa, in genere, frequenta habitat con acqua dolce in inverno, mentre le altre due sottospecie prediligono habitat intorno agli estuari. Nell’anno, si compie una sola covata e tra aprile e giugno. Il nido viene approntato in piccole colonie di massimo tre coppie per ettaro, in aree paludose o anche sabbiose. Gli uccelli di questa specie utilizzano ampiamente il sistema di zone umide costiere e interne della penisola italiana, in cui Limosa limosa è regolarmente presente come migratore tra l’inizio di febbraio e aprile e tra luglio e settembre. Importanti aree di sosta e pernottamento durante la migrazione sono nella salina di Cervia, nelle Valli di Comacchio.
La popolazione mondiale è probabilmente diminuita a un tasso medio di circa il 23% nei 25 anni precedenti il 2015 e la specie è stata classificata nella categoria Quasi minacciata della Lista rossa dell’IUCN. In Europa, si stima che la dimensione della popolazione diminuirà del 30-49% in 25,8 anni. Nell'Europa nord-occidentale, varie misure e azioni, in particolare quelle agroambientali, mirano a ridurre l'impatto negativo dell'intensificazione agricola, ma il loro effetto è considerato modesto e insufficiente.