Lingue mande | |
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Parlato in | Senegal Gambia Mali Guinea Guinea-Bissau Liberia Burkina Faso Mauritania Benin Costa d'Avorio Ghana Nigeria Sierra Leone |
Regioni | Africa Occidentale sub-sahariana |
Locutori | |
Totale | circa 20.000.000 |
Classifica | - |
Altre informazioni | |
Scrittura | Latino, Arabo, N'Ko |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue niger-kordofaniane Lingue mande |
Codici di classificazione | |
ISO 639-5 | dmn
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Linguist List | mnde (EN)
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Glottolog | mand1469 (EN)
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Carta linguistica dell'Africa Occidentale. Le lingue mande sono in giallo chiaro. | |
Le lingue mande (anche mandé o manden) sono una famiglia di lingue parlate in diversi paesi dell'Africa Occidentale, tra cui Gambia, Costa d'Avorio, Burkina Faso, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Guinea-Bissau, Mali e Senegal. Sono considerate un braccio divergente della più ampia famiglia linguistica niger-kordofaniana.
Le lingue mande nel loro complesso non vanno confuse con la lingua mandinga, né con la lingua mende, che sono tuttavia due tra le più diffuse lingue mande.
I popoli che parlano una delle lingue appartenenti a questa famiglia sono chiamati popoli mandé. Questa definizione include Mandinka, Soninke, Bambara, Bissa, Dioula, Kagoro, Bozo, Mende, Susu, Yacouba, Vai, Ligbi, e altri gruppi etnici meno numerosi.
Questo gruppo di lingue fu identificato per la prima volta nel 1854 da S. W. Koelle nel suo Polyglotta Africana. Egli identificò un gruppo di 13 idiomi correlati, all'interno della famiglia sudanese nord-occidentale, o famiglia Mandèga. Maurice Delafosse, nell'Essai de manuel pratique de la langue mandé ou mandingue del 1901 suddivise le lingue mandè in due sottogruppi, un gruppo settentrionale o mandé-tan e uno meridionale o mandé-fu, definite in base alla parola usata per esprimere il numero «dieci», rispettivamente tan o fu[1]. Nel 1924 L. Tauxier mise in dubbio la fondatezza di questa distinzione, notando l'esistenza di (almeno) un terzo gruppo, che definì mandè-bu. Infine, a partire dagli anni '50, analisi più accurate basate sulla linguistica comparativa identificarono tre sottogruppi (Nordoccidentale, meridionale e orientale), ripresi da Joseph Greenberg nel suo fondamentale The Languages of Africa del 1963[2].
Nel 1949 lo scrittore guineano Solomana Kante sviluppò un alfabeto specifico per le lingue mandè, lo N'Ko.