Liturgia (antica Grecia)

Decreto onorifico ateniese, risalente al 313/312 a.C., commemorante i choregoi Auteas e Philoxenides (Museo epigrafico di Atene).

La liturgia (in greco antico: λειτουργία o λῃτουργία?, leitourghía o letourghía, da λαός/laós, "popolo" ed ἔργον/érgon, "lavoro"[1]), indicava nell'antica Grecia, un servizio pubblico istituito dalla polis e finanziato, in forma solitamente volontaria, dai membri più eminenti della comunità (cittadini o meteci) in base al principio secondo cui la ricchezza personale è posseduta solamente per tramite della città[2].

Va, inoltre, detto che, sebbene il sistema liturgico fosse presente in numerose poleis, esso risale, tuttavia, ai primordi della Democrazia ateniese[3] e ne seguì le vicende fino al suo declino, quando, in età ellenistica, fu eclissato dal fenomeno dell'Evergetismo, tipico dei sistemi di governo assolutistici.

  1. ^ Peter Chantraine, Dictionnaire étymologique de la langue grecque, Klincksieck, Paris, 1999, ISBN 2-252-03277-4.
  2. ^ Michael Austin, Pierre Vidal-Naquet, Économies et sociétés en Grèce ancienne, Armand Colin, 2007, p. 347.
  3. ^ Christ, p. 148.

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