Lockheed XST/Have Blue | |
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L'esemplare HB1001 | |
Descrizione | |
Tipo | prototipo di aereo stealth |
Equipaggio | 1 (pilota) |
Progettista | Skunk Works |
Costruttore | Lockheed |
Data impostazione | 1976 |
Data primo volo | 1º dicembre 1977 |
Data entrata in servizio | 1976 |
Data ritiro dal servizio | 1979 |
Utilizzatore principale | USAF |
Esemplari | 2 |
Costo unitario | 37 000 000 $ |
Destino finale | i due esemplari costruiti andarono distrutti nel corso di due incidenti. |
Altre varianti | Lockheed F-117 Nighthawk |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 14,4 m |
Apertura alare | 6,8 m |
Larghezza | 6,8 m |
Freccia alare | 72°50' per le ali, 35° nei piani di coda. |
Altezza | 2,33 m |
Superficie alare | 35,9 m² |
Carico alare | 156 kg/m² |
Peso a vuoto | 4 060 kg |
Peso max al decollo | 5 670 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 turbine General Electric J85-GE-4A |
Prestazioni | |
Velocità max | Mach 0.8 al livello del mare (970 km/h) |
Atterraggio | 296 km/h |
Autonomia | 970 km |
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Lockheed XST/Have Blue o più semplicemente Have Blue, era il nome in codice del programma dimostrativo (PoC) avviato dalla Lockheed Corporation onde gettare le basi per la produzione di aerei VLO (Very Low Observable) e sviluppare gli aspetti legati a questa tecnologia. Gli studi condotti sui due prototipi Have Blue furono essenziali per la realizzazione del bombardiere stealth F-117 Nighthawk. Il programma fu condotto dagli Skunk Works, la sezione veicoli sperimentali della Lockheed, e sviluppato all'interno dell'Area 51 tra il 1977 e il 1979. Entrambi i prototipi andarono distrutti nel corso di due incidenti.[2]
I prototipi Have Blue sono stati i primi aerei ad essere completamente progettati tramite l'ausilio di calcolatori elettronici che permettevano di valutare in breve tempo la sezione radar equivalente, in inglese Radar Cross Section (RCS), di diversi modelli e di determinare quale fosse quella con le migliori caratteristiche VLO. Il modello ideale si rivelò essere quello di un aereo ad ala a freccia con superfici piane inclinate come un diamante onde deviare le onde radar. Da qui il soprannome di "Diamante senza speranza". Senza speranza in quanto inizialmente l'aspetto tozzo e sgraziato non sembrava addirsi ad un veicolo in grado di volare.[3] Have Blue è stato anche il primo veicolo a fare uso esclusivo della tecnologia FBW (Fly-by-wire) proprio perché il suo design era intrinsecamente instabile e solo l'utilizzo di un computer che controllasse i parametri di volo istante per istante lo avrebbe reso stabile. Proprio per questo un sistema di comandi diretti di emergenza, come già avveniva sull'F-16, sarebbe stato inutile dal momento che sarebbe stato impossibile controllarlo.
Have Blue faceva parte della realtà dei "black projects", ovvero quei programmi classificati che ufficialmente non esistono. Parte del programma fu declassificato sul finire degli anni ottanta quando fu resa pubblica l'esistenza dell'F-117.[4][5]