Lola T93/30 | |||||||||
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Descrizione generale | |||||||||
Costruttore | ![]() | ||||||||
Categoria | Formula 1 | ||||||||
Squadra | ![]() | ||||||||
Progettata da | Eric Broadley | ||||||||
Sostituisce | Lola 91/Dallara 192 | ||||||||
Sostituita da | Lola T95/30 | ||||||||
Descrizione tecnica | |||||||||
Meccanica | |||||||||
Motore | Ferrari Tipo 040 (E1 A-92), 3,494 cc, 65° V12 | ||||||||
Trasmissione | BMS Hewland semiautomatico a 6 marce | ||||||||
Dimensioni e pesi | |||||||||
Passo | 2975 mm | ||||||||
Peso | 510 kg | ||||||||
Altro | |||||||||
Avversarie | Vetture di Formula 1 1993 | ||||||||
Risultati sportivi | |||||||||
Debutto | Gran Premio del Sud Africa 1993 | ||||||||
Piloti | ![]() ![]() | ||||||||
Palmares | |||||||||
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La Lola T93/30 è una vettura da competizione, l'ultima utilizzata dalla Scuderia Italia nel Campionato mondiale di Formula 1 1993. Si trattava del primo e unico telaio progettato dalla Lola Racing Cars per il team italiano di Giuseppe Lucchini. Come piloti vennero assunti l'esperto Michele Alboreto e il debuttante Luca Badoer, fresco vincitore del campionato di Formula 3000.
Nonostante le elevate aspettative la vettura si rivelò altamente deludente, fallendo più volte la qualificazione e non conquistando alcun punto. Sia Lola che Scuderia Italia convennero che la collaborazione fu un errore per entrambe e, a fine stagione, il team bresciano si fuse con la Minardi.[1]