Lolita | |
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Titolo originale | Lolita |
Copertina della prima edizione, pubblicata in Francia nel 1955 | |
Autore | Vladimir Nabokov |
1ª ed. originale | 1955 |
1ª ed. italiana | 1959 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | parte con Lolita: Stati Uniti 1947–1952 |
Protagonisti | Humbert Humbert |
Coprotagonisti | Dolores "Lolita" Haze |
Antagonisti | Clare Quilty |
Altri personaggi | Charlotte Haze, Dick Schiller |
Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov scritto in inglese, pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955 e dieci anni più tardi tradotto in russo dallo stesso autore.
Il romanzo suscitò immediato scandalo per il contenuto scabroso, la passione di un uomo maturo per una ragazza pre-adolescente. Il narratore è un professore di letteratura di trentasette anni ossessionato da Dolores, dodicenne, con la quale intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato il patrigno. Lolita è il soprannome che l'uomo dà in privato alla fanciulla. Il termine «lolita» - complice anche la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick - entrò nella cultura di massa e nel linguaggio prendendo a significare, per antonomasia, una giovanissima ragazza sessualmente precoce o comunque attraente,[1] che appare comportarsi in maniera seduttiva nei confronti di uomini maturi. Questa visione, indotta soprattutto dal film di Kubrick, fu combattuta dallo stesso autore. Famosa fu l'intervista di Bernard Pivot del 1975 durante la trasmissione Apostrophes in cui Nabokov precisa: "Lolita non è una ragazzina perversa, è una povera bambina, che viene corrotta e i cui sensi non si risvegliano mai sotto le carezze del lurido signor Humbert."[2]
Il romanzo ha avuto una seconda trasposizione filmica realizzata da Adrian Lyne nel 1997.