Licaone | |
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![]() Lycaon pictus | |
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Canidae |
Sottofamiglia | Caninae |
Sottotribù | Canina |
Genere | Lycaon |
Specie | L. pictus |
Nomenclatura binomiale | |
Lycaon pictus (Temminck[2], 1820) | |
Areale | |
![]() Distribuzione geografica attuale del licaone |
Il licaone (Lycaon pictus, Temminck, 1820), detto anche cane selvatico africano, è un canide lupino diffuso nell'Africa subsahariana. Si tratta del canide africano più grande ed è l'unico rappresentante del genere Lycaon, che si distingue dal genere Canis sia per il minor numero di dita che per la dentizione, tipicamente ipercarnivora. È classificato dalla IUCN come specie a rischio, a causa della scomparsa da gran parte del suo areale storico. La popolazione attuale è composta da circa 39 sub-popolazioni costituite in totale da 6.600 adulti, di cui solo 1.400 sessualmente maturi[3]. Il declino di queste popolazioni continua tuttora, principalmente a causa della frammentazione del loro habitat, della persecuzione umana e delle malattie trasmesse dai cani randagi.
È una specie altamente sociale, in quanto vive in branchi con gerarchie separate per i maschi e per le femmine. Al contrario della maggior parte dei mammiferi carnivori gregari, sono le femmine e non i maschi a lasciare il branco d'origine una volta raggiunta la maturità sessuale, e ai cuccioli è permesso mangiare per primi le carcasse. Il licaone è un predatore diurno, specializzato nella caccia alle antilopi, che cattura attraverso l'inseguimento condotto fino allo sfinimento dell'erbivoro. Come gli altri canidi, rigurgita il cibo per i cuccioli, ma estende questo comportamento anche agli adulti, fino al punto di rendere quest'azione un fondamento della coesione sociale. Ha pochi nemici in natura sebbene la predazione da parte dei leoni sia un caso frequente di morte, mentre le iene macchiate spesso rubano loro il cibo.
Nonostante non appaia frequentemente nei racconti e nei miti africani come altri carnivori, il licaone venne rispettato nelle diverse culture di caccia e raccolta, in particolare sia presso gli egizi predinastici che i san.