Malcolm III di Scozia | |
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Ritratto di Malcolm III di Scozia di Jacob Jacobsz de Wet II, oggi parte della Royal Collection | |
Re di Scozia | |
In carica | aprile 1058 – 13 novembre 1093 |
Incoronazione | 25 aprile 1058 |
Predecessore | Lulach di Scozia |
Erede | Edoardo di Scozia |
Successore | Donald III di Scozia |
Altri titoli | Re di Alba |
Nascita | Scozia, 26 marzo 1031 |
Morte | Alnwick, 13 novembre 1093 (62 anni) |
Luogo di sepoltura | Abbazia di Dunfermline |
Dinastia | Dunkeld |
Padre | Duncan I di Scozia |
Madre | Suthen |
Coniugi | Ingibiorg Finnsdottir Margherita del Wessex |
Figli | Duncan Donald Malcolm Edoardo Edmondo Etelredo Edgar Alessandro Davide Matilde Maria |
Religione | Cattolicesimo |
Máel Coluim III mac Donnchada (in gaelico moderno Maol Chaluim mac Dhonnchaidh),[1] più noto nella forma anglicizzata Malcolm III MacDuncan, soprannominato più tardi Canmore ("Testa grossa") o Long-neck ("Collo lungo") (Scozia, 26 marzo 1031 – Alnwick, 13 novembre 1093), è stato re di Scozia dal 1058 al 1093.
Figlio di Duncan I di Scozia, regnò per 35 anni. Divenne uno dei personaggi di William Shakespeare per la sua tragedia Macbeth.
Al tempo in cui regnò i confini della Scozia non erano come quelli odierni, il nord e l'ovest erano sotto il controllo dei Vichinghi e dei Gaelici. Le aree di pertinenza del regno di Scozia non avanzarono molto oltre i confini conquistati da Malcolm II di Scozia fino al XII secolo. Malcolm combatté diverse volte contro l'Inghilterra in uno scontro che poteva avere come obiettivo la conquista della Northumbria, un obiettivo che Malcolm non riuscì a raggiungere.
Il suo risultato più grande fu piuttosto quello di dare vita ad una dinastia che regnò sulla Scozia per più di mezzo secolo, anche il ruolo di fondatore di una dinastia è più che altro il frutto della "propaganda" di suo figlio Davide I di Scozia che di una vera realtà storica.[2]
La sua seconda moglie Margherita venne santificata nel 1250, a differenza sua Malcolm non è ricordato per la sua pietà religiosa, ad eccezione infatti dell'Abbazia di Dunfermline non vi sono altri grandi luoghi di culto legati al suo nome.