Manahune (in tahitiano) o Menehune (in hawaiano) rappresentano la classe inferiore delle popolazioni polinesiane.
Étienne Jaussen traduce la parola come "plebei", James Cook come "classe media", per Joseph Banks sono i "vassalli", per Johann Reinhold Forster sono i "proprietari terrieri", mentre per Edmond de Bovis sono il popolo senza la terra e James Morrison[1] li chiama "affittuari". William Bligh li definisce "cittadini", William Ellis "gente comune", ancora Edmond de Bovis "proletari", per Jacques-Antoine Moerenhout erano palesemente la classe inferiore.
Nei miti hawaiani i Menehune erano dei nani.