Manuele II | |
---|---|
Patriarca di Costantinopoli | |
Intronizzazione | 1244? |
Fine patriarcato | 1254? |
Predecessore | Manuele II |
Successore | Arsenio Autoreiano |
Morte | prima del 3 novembre 1255 |
Manuele II (in greco Μανουήλ Β΄; ... – prima del 3 novembre 1255) è stato il Patriarca ecumenico di Costantinopoli a cavallo della metà del XIII secolo[1].
Prima di ascendere al patriarcato era già un ecclesiastico rinomato tra gli ecclesiastici di Nicea e considerato molto pio e santo anche se era sposato.[1] Aveva un carattere dolce ed era servizievole e gentile, ma non era molto istruito.[1]
Divenne patriarca dopo il breve patriarcato di Metodio II (1240) e un periodo vacante che gli storici fissano tra uno e quattro[1] anni). Governò la sede per 11 anni o, secondo il Protrepticon, 14 anni.
Nel 1247 entrò in contatto con un frate minore inviato come legato dal Papa a Costantinopoli.[1] Nel 1249, fu con Giovanni di Parma, un generale dello stesso ordine, a condurre colloqui.[1] Nonostante l'invio al papa da parte dell'imperatore Giovanni III Ducas Vatatze di due signori greci e due vescovi, i negoziati rimasero senza seguito.[1]
Emise tre decreti sinodali (Sententiae Synodales) confluiti nella Ius Graeca-Romanum di Leunclavius, uno dei quali è datato al 1250.
Manuele II morì prima del 3 novembre 1255.[1]