Mapuche | ||||||
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Nomi alternativi | Mapuce | |||||
Luogo d'origine | ![]() | |||||
Popolazione | 1 713 731c | |||||
Lingua | mapudungun, spagnolo | |||||
Religione | Cristianesimo (Cattolicesimo ed Evangelicalismo) adattato alle credenze tradizionali | |||||
Gruppi correlati | Picunche, Huilliche, Benei Sión | |||||
Distribuzione | ||||||
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I mapuche (con grafia spagnola) o mapuce (con grafia italiana; termine composto dalle parole mapudungun che, "Popolo" e mapu, "della Terra"), sono un popolo amerindio originario del Cile centrale e meridionale e del sud dell'Argentina (Regno di Araucanía e Patagonia). Il termine si usa per denominare l'etnia che comprende vari e diversi gruppi che hanno in comune strutture sociali, politiche ed economiche e inoltre condividono il mapudungun come madrelingua. Sono talvolta indicati come araucani[3] (in spagnolo araucanos). Quanto all'origine di quest'ultima denominazione, due sono le scuole di pensiero; c'è chi sostiene che nasca dalla parola quechua awqa (che significa ribelle) e chi invece giudica più attendibile la sua derivazione dal nome geografico mapuche Ragko, che vuol dire "acqua argillosa".
I mapuche hanno una economia di sussistenza basata sulla agricoltura, con un venerato rispetto per la terra come dal proprio nome; la loro organizzazione sociale è sviluppata in famiglie estese, sotto la direzione di un "lonco" o capo, sebbene in tempi di guerra si possano unire in gruppi più larghi ed eleggere un "toqui" (portatore d'ascia) per guidarli.
I mapuce sono una etnia variegata composta da numerosi gruppi che condividono tra loro una stessa struttura sociale, religiosa ed economica, così come una eredità linguistica comune. La loro influenza si estende tra il fiume Aconcagua e la pampa argentina.