Marchese di Castelo Rodrigo | |
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Blasone del secondo marchese di Castelo Rodrigo. Scudo peninsulare inquartato recante nel primo e nel quarto quarto le armi dei Moura; nel secondo e terzo quarto le armi dei Corte Real. Non facenti parte del blasone ma apposte troviamo le insegne del Regno del Portogallo nell'Unione iberica. | |
Data di creazione | 27 dicembre 1598 |
Creato da | Filippo III di Spagna |
Primo detentore | Cristóvão de Moura e Távora |
Attuale detentore | Filippo Balbo Bertone di Sambuy y Wagnière |
Il marchese di Castelo Rodrigo è un titolo nobiliare portoghese, in seguito spagnolo, creato nel 1598 a titolo personale dal re Filippo III di Spagna e II del Portogallo a favore di Cristóvão de Moura e Távora.[1] In precedenza, nel 1594, il re Filippo II e I gli aveva concesso il titolo di conte di Castelo Rodrigo, centro abitato e castello del quale il padre Luis de Moura era già stato alcaide.[2] La località di Castelo Rodrigo, fino al 1836 municipio autonomo, è al giorno d'oggi una freguesia del comune di Figueira de Castelo Rodrigo (provincia di Beira Alta, Portogallo).
Nel 1600 il già citato re Filippo III e II concesse al I marchese il grandato di Spagna,[1] e, nel 1619, in occasione della sua prima e unica visita in Portogallo, il monarca confermò la perpetuità del titolo al II marchese, Manuel de Moura Corte Real.[3]
In seguito alla Restaurazione portoghese del 1640, i possedimenti del marchese di Castelo Rodrigo vennero confiscati e i suoi titoli dichiarati nulli in Portogallo a causa della sua adesione alla fazione filo asburgica. Nel 1652 il marchese venne ufficialmente considerato ribelle da Giovanni IV del Portogallo e i suoi possedimenti in Portogallo (tra i quali il palazzo della Ribeira) vennero incamerati dalla Casa do Infantado. Il titolo di marchese di Castelo Rodrigo continuò ad essere riconosciuto in Spagna.