Marco Biagi (Bologna, 24 novembre 1950 – Bologna, 19 marzo 2002) è stato un giurista italiano.
Docente di diritto del lavoro di orientamento socialista, a partire dagli anni novanta ricoprì numerosi incarichi governativi come consulente di diversi ministeri. Fu ucciso da un commando di terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse, mentre era in corso la stesura della riforma da lui promossa (e in seguito indicata comunemente come legge Biagi), ispirata a una maggior flessibilità dei contratti di lavoro[1].