Marco Emilio Lepido | |
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Interrex della Repubblica romana | |
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Nome originale | Marcus Aemilius Lepidus |
Nascita | 90 a.C. circa Roma |
Morte | 13 a.C. San Felice Circeo |
Figli | Marco Emilio Lepido Minore Quinto Emilio Lepido |
Gens | Aemilia |
Pretura | 49 a.C. 47 a.C. |
Propretura | 47-46 a.C. |
Consolato | 46 a.C. 42 a.C. |
Proconsolato | 43-40 a.C. e 38-36 a.C. |
Magister equitum | 46-44 a.C. |
Pontificato max | 44-13 a.C.[2] |
Marco Emilio Lepido (in latino: Marcus Aemilius Lepidus; Roma, 90 a.C. circa[3] – San Felice Circeo, 13 a.C.[2]) è stato un politico e militare romano, membro del secondo triumvirato assieme a Ottaviano Augusto e Marco Antonio. Ricoprì più volte gli incarichi di console (46 e 42), pretore (49-7), propretore (47-46) e proconsole (43-40 e 38-36), inoltre succedette a Cesare come ultimo pontefice massimo della Repubblica romana (44-13) e fu l’ultimo Magister Equitum (46-4), nonché Interrex (52)[1]. Con la sua morte tutti i poteri andarono a concentrarsi nella figura dell'Imperatore, ruolo ricoperto per primo da Augusto.
Insieme a Ottaviano e Marco Antonio fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Lepido spettò il proconsolato sulle province di Gallia Narbonense, Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C. Lepido divenne proconsole in Africa Vetus. Dopo aver sconfitto Sesto Pompeo, assieme a Ottaviano, fu abbandonato dalle sue stesse truppe e fu esautorato dalla carica di triumviro per divenire pontefice massimo, fino alla sua morte nel 12 a.C.