Margarita Nelken | |
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Deputata del Parlamento della Repubblica Spagnola | |
Durata mandato | 1931 – 1939 |
Dati generali | |
Partito politico | PSOE (1931-1936) PCE (1936-1942) |
Firma | ![]() |
Margarita Nelken (Madrid, 5 luglio 1894 – Città del Messico, 8 marzo 1968) è stata una scrittrice, critica d'arte e politica spagnola, nota intellettuale e figura centrale nel primo movimento femminista spagnolo degli anni Venti e Trenta del Novecento.
Come membro del PSOE ottenne un seggio come deputato nelle tre legislature della Seconda Repubblica. Guidò il primo sciopero delle donne nelle fabbriche di tabacco; nel 1931 incoraggiò la rivolta contadina di Castilblanco (Badajoz, provincia per la quale era stata eletta deputata) e nel 1934 la rivolta asturiana che le costò la cessazione dell'immunità parlamentare e un anno di esilio, trascorso in parte in Unione Sovietica. Il 7 novembre 1936, durante la guerra civile, guidò la resistenza di Madrid dalla radio, dalle strade e dalla stessa sede del governo, riparato a Valencia. Entrò a far parte del Partito Comunista di Spagna (PCE), da cui verrà espulsa sei anni dopo. Dopo la fine della guerra, andò in esilio in Messico, dove morì.[1]
La sorella, Carmen Eva Nelken, è stata un'attrice e scrittrice, conosciuta con lo pseudonimo di Magda Donato.[2]