Maria Licciardi

Maria Licciardi (Napoli, 24 marzo 1951) è una mafiosa italiana affiliata alla camorra, che fu reggente del clan Licciardi nonché una dei capi dell'Alleanza di Secondigliano[1].

Fu tra i più potenti boss di camorra nella città di Napoli dal 1993 fino al suo primo arresto, nel 2001[2]. In seguito al suo rilascio, riprese l'attività criminale sotto traccia, con un ruolo meno definito.

Fu nuovamente arrestata il 7 agosto 2021, all'aeroporto di Ciampino[3].

All'apice della carriera criminale Licciardi era soprannominata La Madrina dai suoi sottoposti[2], ma anche 'a Piccerella ("la Piccolina" in napoletano) a causa della ridotta statura[4]. Tra le donne di camorra era rispettosamente chiamata La Principessa, per via della reputazione e posizione raggiunte.[4]

Attualmente si trova detenuta nella casa circondariale dell'Aquila, e sottoposta al regime previsto dall'Articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario italiano.[5]

  1. ^ G. Del Gaudio, Alleanza di Secondigliano patto di sangue e di famiglia: al vertice i boss Mallardo, Contini e Maria Licciardi 'a piccerella, su Cronache della Campania, 26 giugno 2019. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  2. ^ a b Italian Mafia Sees Rise of Girl Power, ABC News, June 20, 2001
  3. ^ Camorra, la superboss Maria Licciardi fermata all'aeroporto: duro colpo all'Alleanza di Secondigliano, su la Repubblica, 7 agosto 2021. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  4. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Licciardi1
  5. ^ Maria Licciardi al carcere duro: 41bis per la Piccerella, boss dell’Alleanza di Secondigliano, su Napoli Fanpage. URL consultato il 17 gennaio 2023.

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