La masseria (detta anche massarìa o massirìa nelle lingue meridionali d'Italia[1]) è un insieme di edifici rurali adibiti ad abitazioni, ricovero animali e supporto per i titolari di aziende agricole tipiche dell'Italia meridionale. Il termine deriva dalla parola massaru - reso in italiano come massaro o massaio - che era la persona titolata ad "ammassare" le annone.[2][3]
La parola può indicare anche le "masserizie"[4] (suppellettili, mobili, attrezzi di uso agricolo e pastorale, addobbi, arredamenti, depositi granari, depositi di alimenti per le persone e per gli animali) che venivano conservate e protette all'interno di grandi, tipiche costruzioni in pietra e/o in mattoni, dove vivevano imprenditori agricoli, proprietari di aziende agricole, contadini e pastori. Alcune, di proprietà di famiglie di origine nobiliare e di censo elevato, erano anche fortificate e munite di cinte murarie e torri difensive.