Massimo Ciancimino (Palermo, 16 febbraio 1963) è un imprenditore italiano.
Pregiudicato, agli arresti domiciliari[1], teste in vari processi di mafia, a sua volta egli stesso indagato per calunnia, concorso in associazione mafiosa, condannato in via definitiva per riciclaggio di denaro e per detenzione di esplosivi.