Massimo Troisi

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Massimo Troisi

Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953Lido di Ostia, 4 giugno 1994) è stato un attore, comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.

Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni 70 e soprannominato «il comico dei sentimenti»[1] o il «Pulcinella senza maschera»,[2] è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.[3]

Formatosi sulle tavole del palcoscenico e naturale erede designato di Eduardo e Totò,[4][5] fu accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen.[6][7] Cominciò la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia, Lello Arena ed Enzo Decaro. Il successo del trio, inatteso e immediato, consentì al giovane Troisi di esordire al cinema con Ricomincio da tre (1981), il film che ne decretò il successo sia come attore che come regista. Dall'inizio degli anni ottanta si dedicò esclusivamente al cinema, interpretando 12 film, 5 dei quali diretti da lui stesso.[8]

Affetto sin dall'infanzia da gravi problemi al cuore, morì prematuramente il 4 giugno 1994 all'Infernetto di Roma. La causa fu un attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche. Il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, Il postino, per la quale sarebbe stato candidato nel 1996 ai premi Oscar per le categorie miglior attore e miglior sceneggiatura non originale.

Adoperò uno stile personale che esaltava una capacità espressiva verbale, mimica e gestuale con la quale combinava ruoli prettamente comici a quelli più riflessivi.

Troisi indicò al cinema italiano una via per un'escursione rivitalizzante con in più uno sguardo attento alla società italiana e alla Napoli successive al terremoto del 1980, alle nuove ideologie, al femminismo, all'autoironia crescente e all'affermazione della soggettività individualista. Con lui nacque il nuovo tipo napoletano dell'antieroe, vittima dei tempi moderni, personaggio fragile[9] che riflette tuttora i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.[10][11]

Occasionalmente si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando altri contributi: scrisse infatti 'O ssaje comme fa 'o core, poesia messa in musica dall'amico Pino Daniele, un'allusione tanto alle patologie al cuore (comuni a Troisi e Daniele) quanto al romanticismo.[12]

  1. ^ Chiacchiari Federico; Salvi Demetrio, Massimo Troisi. Il comico dei sentimenti, Sentieri Selvaggi, 2011. ISBN 88-86883-01-3
  2. ^ Venti anni senza Massimo Troisi, ma il suo Pulcinella non muore mai, su ilsecoloxix.it, 2 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Daniele Bova, “Ricomincio da Tre”, ecco a voi Massimo Troisi, in unita.tv, 22 novembre 2015.
  4. ^ Speciale Massimo Troisi. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2013).
  5. ^ Cocciardo, p. 63.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore p.42
  7. ^ Paradiso... non potevi attendere?, p. 16.
  8. ^ Paradiso... non potevi attendere?, p. 10.
  9. ^ Federico Pontiggia, Troisi secondo Martone, su www.cinematografo.it. URL consultato il 18 gennaio 2024.
  10. ^ Paradiso... non potevi attendere?, p. 18.
  11. ^ Aa.Vv., p. 85.
  12. ^ Antonio Tricomi, Rosaria Troisi: "Lui e mio fratello Massimo, si sono fidati l'uno dell'altro", in La Repubblica, 6 gennaio 2015.

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