Materialismo

«Ci dicono con tono grave che «non c'è effetto senza causa»; ci ripetono ogni momento che «il mondo non si è fatto da sé». Ma l'universo è una causa, non è per niente un effetto. Non è per niente un'opera, non è stato per niente «fatto», poiché era impossibile che lo fosse. Il mondo è sempre esistito; la sua esistenza è necessaria. (...) La materia si muove per la sua propria energia, per una conseguenza necessaria della propria eterogeneità.»

Il materialismo è la concezione filosofica solitamente monista per la quale l'unica realtà che può veramente essere detta esistere è la materia e tutto ciò che deriva dalla sua continua trasformazione.[1] Ciò vale a dire che, fondamentalmente e sostanzialmente, tutte le cose hanno una natura materiale; ovvero che il fondamento e la sostanza della realtà sono materiali.

Frontespizio di Storia critica del materialismo, di Friedrich Albert Lange, in una traduzione italiana del 1932.

Secondo questa filosofia, le realtà definite spirituali non esistono (essendo solo parole che definiscono le sensazioni prodotte da impulsi fisici) oppure sono anch'esse, come in Epicuro[1], composte da materia più leggera.[2] Questa concezione si contrappone al dualismo tra materia e spirito, alle varie forme di spiritualismo, nonché all'immaterialismo più radicale di alcune filosofie come quella di Berkeley, e di quelle religioni monistiche per le quali lo spirito è l'unica realtà. Posizioni intermedie sono quelle che non fanno invece alcuna distinzione tra materia e spirito, oppure che giustificano il materialismo come un proiezione inevitabile del modo di funzionare della mente umana pur ritenendolo inconsistente.[3]

Nella misura in cui nega l'esistenza di alcuna realtà non materiale, il materialismo è spesso inteso quasi come sinonimo di ateismo. Tuttavia in un senso più ristretto si può definire come materialista una concezione ontologica secondo la quale l'unica sostanza esistente è la materia, nelle sue varie forme. In questo senso, si può parlare persino di materialismo religioso, laddove si neghi l'esistenza dell'anima come sostanza distinta dal corpo, come ad esempio in alcune filosofie induistiche e in alcune teologie (minoritarie) ebraico-cristiane (secondo le quali il concetto di anima è un inserto estraneo di derivazione greca del quale si potrebbe fare a meno).

  1. ^ a b Materialismo: dizionario di filosofia
  2. ^ Materialismo nel dizionario Treccani, su treccani.it.
  3. ^ Tale fu la posizione di Friedrich Albert Lange, che giustifica il materialismo sulla base della psicofisiologia, secondo cui non percepiremmo il mondo qual è, ma per come viene modellato dai nostri organi di senso (cfr. Storia del materialismo e la critica della sua importanza nel nostro tempo, 1866).

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