Matilda Joslyn Gage

Matilda Joslyn Gage

Matilda Joslyn Gage (Cicero, 24 marzo 1826Chicago, 18 marzo 1898) è stata una scrittrice, attivista e saggista statunitense.

Fu suffragetta, attivista per i diritti dei nativi americani, abolizionista e libera pensatrice. È l'eponimo dell'effetto Matilda, che descrive la tendenza a negare il contributo femminile all'invenzione scientifica.

Fu la più giovane oratrice[1] al Convegno nazionale sui diritti delle donne del 1852 tenutosi a Syracuse. Lavoratrice instancabile e oratrice pubblica, contribuì alla stampa di numerosi articoli, ed è considerata "una delle scrittrici più logiche, impavide e scientifiche della sua epoca". Tra il 1878 e il 1881 pubblicò e curò a Syracuse il National Citizen, un giornale dedicato alla causa delle donne. Nel 1880 fu delegata dalla National Woman Suffrage Association ai convegni repubblicano e del Greenback Party di Chicago e al convegno democratico di Cincinnati. Con Elizabeth Cady Stanton e Susan B. Anthony fu per anni in prima linea nel movimento del suffragio e collaborò con loro nella stesura di History of Woman Suffrage (1881-1887). Fu autrice di Woman's Rights Catechism (1868), Woman as Inventor (1870), Who Planned the Tennessee Campaign (1880) e Woman, Church and State (1893).[2]

Gage fu presidente della Suffrage Association di New York per cinque anni e presidente della National Woman's Suffrage Association nel periodo 1875-1876, che era una delle società affiliate che costituivano l'associazione nazionale di suffragio. Ricoprì inoltre la carica di secondo vicepresidente, vicepresidente generale e presidente del comitato esecutivo della National Woman Suffrage Association.[2]

Le opinioni di Gage sul suffragio e sul femminismo furono considerate troppo radicali da molti membri dell'associazione del suffragio e, di conseguenza, organizzò nel 1890 la Woman's National Liberal Union,[3] cui obiettivi erano quelli di affermare il diritto naturale della donna all'autogoverno, mostrare la causa del ritardo nel riconoscimento della sua richiesta, preservare i principi della libertà civile e religiosa, suscitare nell'opinione pubblica il pericolo di un'unione tra chiesa e stato attraverso un emendamento alla costituzione e denunciare la dottrina dell'inferiorità della donna. Fu presidente di questa associazione dal suo inizio fino alla sua morte a Chicago nel 1898.[2]

  1. ^ Welch Lamphier, 2017, p. 68.
  2. ^ a b c White, 1921, p. 244.
  3. ^ Matilda Joslyn Gage, Women’s National Liberal Union Report of the Convention for Organization, 1890.

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