Medaglia interalleata della vittoria (Regno Unito)

Medaglia interalleata della vittoria (Gran Bretagna)
Victory Medal
Medaglia Interalleata inglese
Regno Unito (bandiera)
British Army, Royal Navy, Royal Marines e Royal Air Force
TipoMedaglia commemorativa
Istituzione1º settembre 1919
Concessa aMilitari dell'impero britannico
Concessa per
  • Prima guerra mondiale
  • Missione navale britannica in Russia
  • Operazioni di sminamento nel Mare del Nord
  • FascetteFoglia di quercia per i M.I.D.
    Totale delle concessionipiù di 6.334.522
    Prodotta daWoolwich Arsenal, Wright & Son
    ModellistaWilliam McMillan
    Diametro36 mm.
    Onorificenze per le campagne di guerra britanniche
    Nastro della medaglia con foglia di quercia

    La medaglia interalleata della vittoria britannica (chiamata Victory Medal o Allied Victory Medal), autorizzata nel 1919, fu conferita non solo ai militari britannici ma anche a quelli di Canada, Australia, Nuova Zelanda e India mobilitati per qualsiasi servizio ed entrati in un teatro di guerra fra il 5 agosto 1914 e l'11 novembre 1918. Donne qualificate per questa medaglia avevano prestato servizio nelle forze ausiliarie o come infermiere. Fu inoltre concessa ai membri della missione navale britannica in Russia del 1919-1920 e per le operazioni di sminamento nel mare del Nord tra l'11 novembre 1918 ed il 30 novembre 1919.[1] Ne furono conferite circa 5.725.000.

    La Victory Medal non fu mai assegnata singolarmente ma andò a tutti coloro che avevano ricevuto la 1914 Star o la 1914-15 Star e alla maggior parte di coloro che avevano ricevuto la British War Medal. Queste tre medaglie vennero irriverentemente soprannominate Pip, Squeak and Wilfred.[2]

    La medaglia fu disegnata da William McMillian, autore anche della British War Medal in quanto vincitore di entrambi i concorsi indetti dal War Office.

    1. ^ (EN) The Victory Medal 1914 - 1919, Award Criteria, su The Guide to British War Medals, North East Medals. URL consultato il 13 marzo 2011.
    2. ^ (EN) Pip, Squeak and Wilfred, su First World War.com, 22 agosto 2009. URL consultato il 13 marzo 2010.

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