La storiografia moderna chiama Medioevo ellenico o secoli oscuri o età oscura (dark age, nell'espressione inglese originaria) o anche età geometrica[1] il periodo nella storia della Grecia antica che si apre con l'invasione dei Dori e la fine della civiltà micenea e si prolunga fino alla nascita delle poleis e all'età di Omero.
La distruzione della civiltà micenea, dovuta forse all'invasione dei popoli del Mare, e la successiva discesa dei Dori in Grecia, segnano l'inizio di un periodo di transizione che inizia intorno al 1200 a.C. e si prolunga fino all'800 a.C.
La popolazione dorica si stanziò principalmente in Peloponneso, Epiro, Focide, Etolia e a Creta. Si ampliarono i flussi migratori verso le isole e le coste dell'Asia Minore spopolando la Grecia: vennero fondate città come Efeso e Mileto. Si ebbe una diminuzione degli scambi commerciali esterni alle mura cittadine, un ritorno alla pastorizia e la scomparsa della scrittura, dell'architettura e dell'economia di palazzo micenea: tutte le attività rinacquero a livello locale. Tutto questo comportò una radicale riforma delle istituzioni.