La mia battaglia | |
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Titolo originale | Mein Kampf |
Prima edizione di "Mein Kampf" del 1925 esposta al Deutsches Historisches Museum a Berlino | |
Autore | Adolf Hitler |
1ª ed. originale | 1925 |
1ª ed. italiana | 1934 |
Genere | saggio |
Sottogenere | politico, autobiografico |
Lingua originale | tedesco |
Mein Kampf (in italiano La mia battaglia) è un saggio autobiografico, pubblicato nel 1925, nel quale Adolf Hitler espose il suo pensiero politico e delineò il programma del Partito nazista.
La prima parte del libro fu dettata a voce da Hitler e dattiloscritta dal compagno di prigionia e suo segretario personale Rudolf Hess (da molti ritenuto il più fedele fra i suoi seguaci[1]) durante il periodo della reclusione di entrambi nel carcere di Landsberg am Lech. Adolf Hitler era stato arrestato a Monaco di Baviera il 1º aprile 1924, per il reato di insurrezione, in seguito al tentativo (fallito) di colpo di Stato di Monaco[2], del 9 novembre 1923.
Il saggio fu pubblicato inizialmente in due volumi separati: la prima parte, di contenuto prevalentemente autobiografico, fu pubblicata nell'estate del 1925, la seconda, di contenuto programmatico-politico, alla fine del 1926 (dal 1930 l'opera fu stampata in un volume unico).
Dopo la morte di Hitler, i diritti d'autore del libro divennero proprietà dello Stato della Baviera, che però non autorizzò mai la pubblicazione in Germania. Allo scadere dei diritti d'autore nel 2015, è stata pubblicata una nuova edizione commentata, la prima ad essere autorizzata per quest'opera dal 1945.