Menecmi | |
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Commedia | |
Affresco di un servo grasso e imbroglione (Museo del Louvre) | |
Autore | Tito Maccio Plauto |
Titolo originale | Menaechmi |
Lingua originale | Latino |
Genere | Commedia |
Ambientazione | A Epidamno |
Composto nel | metà del III secolo a.C. |
Personaggi | |
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Menaechmi (Menecmi o I due Menecmi) è una commedia di Plauto scritta verso la fine del III secolo a.C. Il nome deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli. La commedia, in apparenza movimentatissima, tratta di un evento molto semplice: lo smarrimento e rapimento di Menecmo I e le peripezie che consentono ai due gemelli di incontrarsi di nuovo e tornare insieme in patria. Attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, simile per genere all'Anfitrione e alle Bacchidi: la comparsa di Menecmo II, che non ha mai smesso di cercare il fratello, a Epidamno, dove Menecmo I si è creato la sua nuova vita, scatena un susseguirsi di situazioni confusionali, comiche per necessità.